Matte, con il Put abbiamo diverse cose in comune, poi per questioni anagrafiche (io sono più vecchio) siamo un po' fuori sincrono, ma ci sono dei parallelismi. Premesso ciò, ci sono state tantissime e-mail e tantissime ore di telefonate in cui abbiamo convenuto che come teorizza Chuck Palahniuk, la vita di un uomo si completa solo quando passa per la perdita di tutto. E per tutto non si intende il superfluo, si intende la casa, la macchina e la moto, i soldi, i vestiti sino a ridursi ad avere uno di tutto (un jeans, un maglione, una maglietta, un giubbotto pesante, un paio di scarpe) dovendo lavare la roba nella lavanderia a gettoni restando nudo e avvolto in un lenzuolo nel cuore della notte. Quando hai fatto questo, sei sopravvissuto senza scendere a nessun compromesso, ne con te, ne con altri, ti posso assicurare (e non per sentito dire o visto fare) che sei libero. Libero anche di comprarti, quando e se ti ricapita, delle cazzate inutili e costose, perchè sai quale è il tuo "valore" personale con o senza oggetti. L'ho già scritto ma mi ripeto, io a natale 2010 sono entrato da mediaworld con 4.500 euri in tasca e non ho sentito l'esigenza di comprare nulla, pur mancandomi, per gli standard del marketing, quasi tutto. Ne sono orgoglioso.
Ma starei attendo a non lasciarsi prendere dalla confusione tra oggetto e funzione. Il cellulare, ed io lo avevo quando c'era ancora solo lo 0337 e le bollette ti arrivavano ancora con la scritta SIP, anche in mano a un ragazzino, ha la funzione di poter fare telefonate ovunque, in particolare se hai bisogno di aiuto. Farglielo vivere come funzione utile e non solo come gioco/simbolo, è, anche se solo in parte visto il bombardamento mediatico, compito dei genitori.
Ovviamente io non ho figli
P.s. se vuoi poi un giorno parliamo anche del nihil pavor nihil pietas, teoria fondante dello zietto-pensiero